Cos’è l’intolleranza all’istamina e che test fare per scoprirla

Rappresentazione 3D di una cellula che rilascia particelle su sfondo viola sfumato.

Cos’è l’intolleranza all’istamina

L’istamina è un composto azotato appartenente alla famiglia delle ammine biogene ed è prodotta dalla istidina, un aminoacido, attraverso una reazione di degradazione chiamata decarbossilazione.

L’intolleranza all’istamina è una condizione clinica di crescente rilevanza che si manifesta, in soggetti predisposti, in seguito all’assunzione di istamina o di altre ammine biogene contenute negli alimenti. 

Questo tipo di intolleranza può risultare da alterazioni nel metabolismo di tali sostanze, ma nella maggior parte dei casi è causata da una carenza dell’enzima DAO (diamina ossidasi) a livello intestinale, fondamentale per la degradazione dell’istamina.

Il tema è molto complesso, anche perché si lega a diversi fattori di carattere genetico e ambientale, utili per spiegare la variabilità dei sintomi e la predisposizione individuale.

 

Dao test e diagnosi

Sebbene la comprensione dell’intolleranza all’istamina sia migliorata grazie ai progressi scientifici, la diagnosi continua a presentare notevoli difficoltà e incertezze.

I sintomi di questa condizione sono vari e non specifici, e la mancanza di strumenti diagnostici convalidati porta molti pazienti a consultare diversi specialisti per ottenere risposte e trattamenti adeguati.

Attualmente, il percorso diagnostico include una combinazione di criteri: la presenza di sintomi tipici dell’intolleranza e l’esclusione di altri disturbi che potrebbero presentare sintomi simili. Gli esperti, inoltre, raccomandano di verificare prima altre possibili cause di aumento dell’istamina nel sangue, seguendo alcuni passaggi specifici. 

  1. Prima di tutto, è consigliabile eseguire un prick test cutaneo, per escludere reazioni allergiche IgE-mediate a cibi ricchi di istamina, e misurare la triptasi plasmatica, per identificare eventuali casi di mastocitosi sistemica.
  1. Poi è opportuno verificare anche l’uso di farmaci che inibiscono l’attività dell’enzima DAO, poiché può interferire nel metabolismo dell’istamina.

In assenza di allergie, patologie correlate o farmaci influenti, l’intolleranza all’istamina può essere confermata se si osserva un miglioramento dei sintomi dopo l’adozione di una dieta a basso contenuto di istamina. 

Infine, per confermare la diagnosi, si possono effettuare alcuni test complementari che aiutano a identificare la predisposizione genetica o l’effettiva carenza di DAO:

  • Analisi genetica dei polimorfismi DAO: questa valutazione può evidenziare varianti genetiche legate a una riduzione dell’attività dell’enzima DAO. Tuttavia, risulta indicata solo in casi specifici con sintomi sospetti, poiché da sola non è sufficiente a confermare un’intolleranza all’istamina attiva o “manifesta”.
  • DAO test: questa analisi misura l’attività enzimatica della DAO nel sangue, indicando la quantità di istamina degradata in un certo intervallo di tempo.

 

Analisi genetica e istamina

Diversi studi hanno analizzato in modo approfondito i polimorfismi nei geni che codificano per gli enzimi L-istidina decarbossilasi, DAO e HNMT, nonché i diversi recettori dell’istamina.

Tra questi è emerso un ruolo predominante dell’enzima DAO, nel cui gene sono stati riscontrati oltre 50 polimorfismi a singolo nucleotide (SNP) che, in alcuni casi, alterano l’attività della proteina, riducendo l’efficienza di degradazione dell’istamina e favorendone l’accumulo cellulare, da cui derivano i sintomi dell’intolleranza.

C’è da dire, però, che la carenza di DAO può anche essere una condizione acquisita, causata da determinate patologie o dall’interazione con i farmaci; oppure può manifestarsi come condizione temporanea e reversibile, a causa dall’effetto inibitorio di sostanze come le ammine biogene e l’alcol.

 

Conclusioni

L’intolleranza all’istamina è una condizione che può influire notevolmente sulla qualità della vita di chi ne soffre. Questo disturbo deriva da un difetto nella capacità di metabolizzare le ammine biogene, principalmente l’istamina, a causa di fattori genetici o ambientali. 

Se l’identificazione delle cause ambientali è relativamente semplice, riconoscere una predisposizione genetica richiede esami più approfonditi.

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