Il test del DNA è uno degli strumenti più innovativi della medicina moderna. Attraverso questo esame, infatti, è possibile analizzare nel dettaglio il nostro codice genetico, ottenendo informazioni preziose su predisposizioni a malattie, metabolismo e risposta del corpo ai diversi nutrienti.
Se da un lato ci sono persone non addette ai lavori che si interrogano sulla reale necessità di tali test, dall’altro ci sono esperti come il Dott. Spattini, medico chirurgo specializzato in Scienza dell’Alimentazione e Medicina dello Sport, che li considerano uno strumento fondamentale per la prevenzione e la personalizzazione delle terapie.
Ma come e perché possiamo definire affidabili i test genetici? Scopriamolo insieme.
Cosa identificano i test genetici
Intanto è opportuno precisare che i test genetici non rilevano la presenza attuale di una malattia, bensì la predisposizione genetica a svilupparla. Questo è un concetto fondamentale: conoscere in anticipo il rischio di poter sviluppare patologie, come ad esempio diabete e malattie cardiovascolari, può consentire a medici e pazienti di intervenire preventivamente.
Come spiega il Dott. Spattini: “I test genetici sono una risposta della moderna medicina per ridurre o prevenire la comparsa della maggior parte delle malattie. Non identificano la presenza di una malattia, ma la predisposizione allo sviluppo della stessa“.
Questo significa che, anche se siamo predisposti a certe patologie, non necessariamente le svilupperemo. Sarà il nostro stile di vita, unito a interventi personalizzati, a giocare un ruolo decisivo.
C’è un altro aspetto da considerare. I test genetici rivelano anche informazioni preziose sul metabolismo dei nutrienti, sulle intolleranze alimentari, e sulla risposta del nostro corpo a sostanze come la caffeina e l’alcol: ecco perché sono particolarmente utili per ottimizzare i piani alimentari.
Per fare qualche esempio pratico, è possibile scoprire una predisposizione genetica a livelli elevati di omocisteina, che richiederebbe un maggiore apporto di acido folico e vitamina B12 per prevenire rischi cardiovascolari. Oppure potrebbe emergere una predisposizione all’insulino-resistenza, permettendo di adottare fin da subito una dieta mirata per prevenire il diabete.
Perché sono affidabili
L’affidabilità dei test genetici si basa su una combinazione di fattori scientifici e tecnologici.
Prima di tutto, la genetica è una scienza solida e ben consolidata. Il nostro codice genetico, ovvero l’insieme dei nostri geni, è immutabile nel corso della vita. Ed è proprio questa caratteristica a rendere i test del DNA particolarmente affidabili: le informazioni che forniscono non sono destinate a cambiare nel tempo.
Come afferma il Dott. Spattini: “Il test genetico si fa una sola volta nella vita, al contrario degli altri esami che si devono ripetere più volte nel corso degli anni. È fondamentale per avere una certezza della nostra costituzione di base”.
Da un punto di vista più tecnico, i laboratori che eseguono questi test utilizzano tecnologie particolarmente avanzate per analizzare i polimorfismi genetici (ovvero le variazioni nei geni che possono influenzare la nostra salute). Tuttavia, l’affidabilità del test non dipende solo dalla qualità del laboratorio, ma anche dall’interpretazione dei risultati: è essenziale che i dati genetici vengano analizzati da professionisti esperti in genetica e nutrigenetica, in grado quindi di fornire raccomandazioni mirate e utili al paziente.
Un altro punto importante riguarda il dibattito tra genetica ed epigenetica. Molti si chiedono se sia davvero utile conoscere la propria predisposizione genetica in un momento storico in cui l’epigenetica, ovvero la capacità di modificare l’espressione dei geni attraverso il nostro stile di vita, sembra avere un ruolo sempre più rilevante. Il Dott. Spattini spiega che entrambe sono fondamentali e che dovrebbero essere viste in un equilibrio reciproco: “La genetica rimane immodificata per tutta la vita, mentre l’influenza epigenetica è in continuo divenire”.
In altre parole, conoscere la nostra predisposizione genetica permette di adottare interventi epigenetici mirati a ottimizzare la nostra salute a lungo termine, come modifiche nella dieta, integrazione di determinati micronutrienti e attività fisica.
Infine, i test genetici sono sostenuti dalla comunità medica come strumenti cruciali per la prevenzione primaria. La personalizzazione delle cure è ormai considerata una strategia vincente per contrastare malattie croniche degenerative, e i test del DNA rappresentano il presupposto fondamentale per questo tipo di medicina personalizzata.