Nella vita di tutti i giorni fatta da impegni lavorativi, scadenze, studio e commissioni, molte volte una pausa caffè, anzi, una pausa tè può migliorare non solo la giornata, ma anche il profilo glicemico.
A confermare gli effetti benefici collegati al consumo del tè verde e la prevenzione di patologie cardiovascolari, ipertensione e diabete vi sono sia studi di coorte che sperimentali della durata di diversi anni.
Tuttavia non sarà di certo un consumo sporadico di una tazza qualche volta a settimana a promuovere tutti gli effetti sulla salute e longevità posseduti da questa bevanda, infatti, i soggetti che presentavano degli ottimi valori (riguardo ai principali marker connessi alla sindrome metabolica) erano coloro che consumavano 5/6 tazze di the verde al giorno, per un totale di 1/1.5 litri giornalieri.
Per quanto riguarda gli effetti sulla perdita di peso, i risultati derivanti dai diversi trial sperimentali, descrivono come solo un continuo e incessante consumo protratto per diversi anni, può portare a cambiamenti non trascurabili sulla capacità metabolica individuale, con conseguente mantenimento di una massa grassa al di sotto nella media.
Gli effetti tra consumo di tè verde e miglioramento della colesterolemia e della glicemia si possono attribuire alla presenza di polifenoli, le catechine, responsabili del controllo glicemico e della eliminazione della maggior parte dei radicali liberi circolanti.
Le catechine, in particolare l’EGCG, detengono un ruolo chiave nei processi connessi all’ingresso di zuccheri nelle cellule e di attivazione dei modulatori positivi del metabolismo come ad esempio PPARy.
Diversi studi riguardanti l’effetto della sola EGCG, tutta via, hanno dimostrato un effetto positivo del polifenolo solo in soggetti diabetici sotto terapia insulinica, viceversa tutte le altre prove fatte su soggetti diabetici o sani di durata compresa tra le 4 e le 16 settimane fallirono nel dimostrare effetti positivi sul profilo lipidico, pressione arteriosa e glicemia.
Questi studi sono a favore del fatto che altre sostanze contenute nel tè, quali le proantocianidine, la quercitina, la caffeina e la theina, potrebbero essere indispensabili e ancora più importanti delle EGCG che, anche dopo la conferma dei suoi effetti in vitro sull’inibizione dell’infiammazione e attivazione dell’adiponectina, non sono sufficienti per promuovere gli effetti positivi del consumo di tè verde.
Non va dimenticato che per giovare degli effetti positivi di questa bevanda è necessario un consumo frequente e continuo.
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