Uno dei più grossi problemi che colpisce attualmente la popolazione italiana riguarda la sedentarietà. La pigrizia delle persone si manifesta ogni giorno nelle più comuni abitudini: fare spostamenti in auto o con mezzi pubblici, tornare a casa da lavoro, magari di ufficio, e rilassarsi sul divano, sdraiarsi al sole le domeniche d’estate o stare in casa le domeniche di inverno, per non parlare della mancanza di tempo che, a detta di molti, non permette di svolgere regolarmente un’attività fisica costante.
È allarmante la situazione che si è creata in questi ultimi anni e l’insufficiente attività fisica determina un aumento del rischio di malattie croniche come quelle cardiovascolari, diabete e obesità.
L’aumento dell’introito calorico e la diminuzione del dispendio energetico creano il substrato infiammatorio perfetto per innescare la cascata di segnale che sfocia nelle più comuni malattie del ventunesimo secolo, tra cui i più temuti tumori. Il ristagno dei liquidi e un insufficiente ritorno venoso non agevolato dall’ipotonia muscolare a lungo andare crea uno stato edematoso non indifferente e lo scarso movimento causa anche l’insorgenza di problemi articolari e addirittura ossei. Oltre a queste patologie più importanti, la diminuzione dell’attività motoria ha ripercussioni sullo stato emotivo delle persone, predisponendole a malumore e depressione.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’inattività fisica è il quarto fattore di rischio di mortalità, perciò è stato condotto uno studio mondiale per indagare il livello di attività fisica e i risultati non sono stati per nulla positivi.
Tra i 168 Paesi analizzati, l’Italia si è piazzata diciannovesima nella classifica dell’inattività globale, quindi gran parte della popolazione italiana non svolge abbastanza attività fisica compromettendo il suo stato di salute.
Basterebbero semplici accorgimenti per incrementare il movimento quotidiano: abbandonare la macchina per i brevi tragitti o parcheggiare più distante dal luogo di lavoro per poterlo raggiungere poi a piedi, ricavarsi un momento della giornata per sé da dedicare a qualsiasi attività fisica, che sia corsa, bicicletta, palestra o nuoto, fare passeggiate, gite o escursioni quando si ha una giornata libera perché anche solo stare all’aperto o a contatto con la natura aiuta a diminuire lo stress che si accumula durante i giorni di lavoro.
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